E c'era il sole, tanto caldo ed eravamo tanti, il mare era immenso innanzi a noi. Ci avevano detto che di la c'era una speranza, c'era la stessa terra fatta di uomini, però ballavano, mangiavano ed avevano così tanti soldi che potevano dare spiccioli alla gente povera nelle strade. Ci avevano detto che potevamo lavorare e studiare, che gli ospedali erano gratis, che i vestiti costavano poco e che la gente li buttava in cassonetti, così, senza rivenderli. Ci avevano detto che se uno era moribondo lo portavano all'ospedale e veniva curato gratuitamente. Ci avevano detto che c'era un Papa buono e caritatevole...che la gente faceva grandi spettacoli in televisione e concerti con migliaia di persone. Così mio padre mi aveva portato insieme alla mamma su quella spiaggia, dopo essersi spogliato di ogni piccolo nostro avere e con la speranza abbiamo atteso tre giorni. E c'era il sole, tanto caldo ed eravamo in tanti, il mare era immenso innanzi a noi. Salimmo tutti e tre sul barcone per raggiungere un'altra terra, ma sempre la solita di questo mondo. Adesso che penso al mare penso agli occhi torbidi di mio padre, mentre tentava disperatamente di aggrapparsi a ciò che rimaneva di quella barca. Ricordo delle mani pesanti ed un uomo gigante vestito di giallo che mi afferrò per un braccio. Mia madre con la pancia gonfia di acqua e gli occhi rivolti al cielo. Sono passati dieci anni, adesso sono maggiorenne e sto finendo l'istituto tecnico. Suono in un gruppo RAP e ed ho le stesse mani grandi di mio padre e la bocca di mia madre con il suo bel vestito colorato, il più bello che avevi mamma per il giorno della partenza.