Scrivere è per me un modo di esplorare temi universali come la vita, la morte, la coscienza, la lotta per un ideale e l'amore per la bellezza della vita, rappresentata nei legami familiari e nei momenti di profonda riflessione che ho cercato di raccontare in opere come "Labirinti Emotivi" e "Brivido Infinito".
Il mio obiettivo è quello di creare un luogo di riflessione e comprensione, dove i lettori possano confrontarsi con le proprie emozioni, ma anche specchiarsi in quelle che ho narrato, cercando una "risonanza" interiore. Ogni mio libro è una sinfonia di esperienze interconnesse, dove la vita quotidiana viene spesso resa straordinaria dai dettagli emotivi e dalle contraddizioni del destino umano, come si può vedere nei miei racconti ambientati tra gli anni '70 e '80 e nelle riflessioni filosofiche che li accompagnano.
In un certo senso, scrivere è anche una forma di resistenza artistica per me. Ho trovato nella scrittura una via per contrastare un contesto sociale che, in alcuni periodi, ho percepito come decadente e alienante, una risposta ai sacrifici spesso privi di senso che molti di noi affrontano quotidianamente.
Spero che attraverso le mie parole possiate trovare ispirazione, conforto e una finestra sulla complessità della condizione umana. È questo il mio umile tentativo di contribuire, per quanto possibile, a rendere il mondo un po' più comprensibile e bello.