Il babbo soffre nella sua carcassa di eterno ragazzo, perché di questo si tratta. E guarda le sue scarpe logore, mentre il tempo passa, sopraggiunge la sua confusione di vecchio, con le ostinate convinzioni e con i dolori nei cardini delle ossa. Ha sperato in un figlio amico, fiducia e pacche sulle spalle, al quale poter regalare emozioni da quel tesoro che è l'arte, la fantasia, la creatività. Sarà quel deglutire doloroso che ogni volta si avvita nella gola di questo babbo, quando ti vedo andar via, quando ti vedo e non sono ancora riuscito a dirti di me, di noi. Volerà sempre tenera questa carezza, ti aspetterò, con calma ci diremo del mondo.