Questo nuovo cortometraggio, realizzato insieme ad Alessandra Lombardi, è un ritorno con grande entusiasmo a quel genere di cinema sperimentale che avevo abbandonato da un po' di tempo. Un ritorno piacevole anche perché Alessandra aveva già preso parte in passato ad opere cinematografiche sperimentali, insieme all'artista Andrea Dami. Una compagna d'arte che oltre ad aver recitato, più che altro con impegno mimico, porta con se un grande bagaglio di esperienza di danza classica e rock acrobatico.
Il cortometraggio è un continuo vagare nel surreale, in un passato mai vissuto, sfidando il richiamo di un'entità che stenta a farsi riconoscere, un passato che con molta probabilità risiede in un profondo inconscio pieno di misteri. Un passaggio tra l'irreale ed il reale attraverso un estremo tentativo d'uscita che il personaggio raggiunge con convinzione e successo percorrendo un percorso obbligato verso un traguardo sicuro.
Nel finale viene sottolineato che i sogni sono esperienze ripetibili e la voce che rappresenta l'entità ignota lo sa benissimo.
Le location sono ben riconoscibili: l'abbazia di San Galgano e Chiusdino, in provincia di Siena.
Il cortometraggio è un continuo vagare nel surreale, in un passato mai vissuto, sfidando il richiamo di un'entità che stenta a farsi riconoscere, un passato che con molta probabilità risiede in un profondo inconscio pieno di misteri. Un passaggio tra l'irreale ed il reale attraverso un estremo tentativo d'uscita che il personaggio raggiunge con convinzione e successo percorrendo un percorso obbligato verso un traguardo sicuro.
Nel finale viene sottolineato che i sogni sono esperienze ripetibili e la voce che rappresenta l'entità ignota lo sa benissimo.
Le location sono ben riconoscibili: l'abbazia di San Galgano e Chiusdino, in provincia di Siena.