Ogni giorno quando il sole sorge e ci rinnova scopriamo che per tutti gli anni stanno passando e di una sola cosa siamo certi: di esserci. Insieme a noi gira tutto un mondo fatto di ipocrisie, libertà violate, abusi e chiacchiere. La felicità di ognuno di noi è la felicità di tutti, ma la felicità stenta ad arrivare quando si inseguono ricette di vita. Noi stentiamo a capire che la felicità la si trova sotto una pietra o nel sentiero di un bosco, respirando semplicemente ogni giorno che viene. Non occorre illudersi di essere eletti perché la pur minima elezione non porta altro che a scoprire che siamo soltanto al primo piano di un grattacielo infinito. Non viviamo per gli altri, ma rimaniamo ben disposti verso di loro in una condivisione o discussione di idee. Lasciamo a noi stessi quel po' di segreto che non è altro che una riserva per quando gli altri non potranno essere più predisposti. Cerchiamo di essere contenti con noi stessi evitando di decidere quando e come accontentare chi ci sta vicino, ma lasciamo che sia il vicino a chiedere di essere
accontentato, l'importante è che questo vicino sia libero dalla maschera dell'ipocrisia. Rispettiamo chi lavora e non intralciamo mai lo spazio alla libertà di ognuno di guadagnarsi liberamente ed onestamente le proprie risorse per vivere tranquillamente in questo mondo. Rispettiamo chi crea e concretizza il piacere, chi ha la capacità di donare racconti ed idee su ogni tipo di supporto e nello stesso tempo prendiamo le distanze dal tempo.