mercoledì 26 agosto 2015

L'universo degli artisti

Chi dalla luna ha tratto la personalità, chi dall'ombra del bavero di un cappotto appeso all'attaccapanni ha immaginato l'uomo nero, chi dal rumore meccanico di un vecchio pendolo ha immaginato tacchi a spillo in marcia verso chissà dove, chi dal calore di una mano ha immaginato il dopo, il poi e il quando, chi  da percezioni simili è riuscito a comporre, scrivere, interpretare, ha sicuramente conosciuto la propria potenzialità artistica. Da tutti questi affascinanti frullati di eventi, l'artista restituisce piogge di coriandoli colorati, che cadono in qualche modo seguendo le orme del pensiero creativo.
Gli artisti sono anime sole che fagocitano la realtà per crearne un'altra, più brillante, più emozionale. Gli artisti sono dei moltiplicatori di emozioni e da questo l'amore nei trae assai profitto. L'artista esalta le piccole cose, determina gli angoli dove non ci sono, traccia linee sopprimendo gli angoli, colora di rosa ciò che è celeste, colora di celeste ciò che è rosa. 
Tutto questo chiaramente vive e regna al di sopra della realtà quotidiana, della banalità, della morale, delle regole di vita. L'artista non potrà mai essere un vero politico, perchè dovrebbe seguire un ideale dettato da altri per il quale non crederà mai, non potrà mai convincersi delle regole istituite, in quanto è l'artista che crea le proprie regole. L'artista vive specchiandosi, controlla attraverso lo specchio reale o virtuale la sua trasformazione, il suo evolversi per dare vita ad un'eruzione vulcanica che successivamente regalerà al mondo. 
L'artista nasce e non diventa, magari apprende, si perfeziona e studia per condividere esclusivamente la lingua, il pentagramma, la figura, l'azione, il movimento, il portamento, la dizione, il pennello, la macchina fotografica, la macchina da presa, la penna e così via, ma rimane libero di usare tutto questo come meglio crede. 
L'artista da piccolo saltava in mezzo agli altri per farsi vedere meglio, piangeva spesso per attirare l'attenzione, fingeva di ridere per far confusione, catturava chiocciole con il desiderio di schiacciarle, ma non lo faceva perchè la chiocciola quando rientra nel suo guscio emette un piccolo e tenero suono, un leggero schiocco che pare un bacio, altre volte la chiocciola rientra con un rispettoso silenzio. A volte l'artista viene travolto da piogge battenti che spezzano il cuore, frequentemente l'artista si innamora, si illude ed illude, creando mondi, in cui vive, sogna, crea e muore. 
Quando gli artisti condividono il proprio amore spesso danzano, si scambiano il cuore, ci giocano, festeggiano, gemono, ridono e piangono, nel sesso tripudiano tra migliaia di scintille.
Quando due artisti si separano, dal loro dramma traggono amarezza, non si comprendono più, le migliaia di scintille diventano lapilli che bruciano, scoccano frecce velenose, così si allontanano e muoiono in un lago di pece bollente. Poi, nel corso della loro esistenza riemergono, neri, unti e fumanti, si tolgono la pece dalla pelle, lentamente, perché è dolorosa, con pazienza e con terrore poi si scoprono. Lavati dall'unto nero delle loro anime morte adesso brillano lucidi al sole, cromati di argento che specchia, poi si posano l'uno di fronte all'altro osservandosi tramite il loro riflesso e restituendosi reciprocamente inevitabili immagini distorte, ma miracolosamente nuove.
L'artista dipinge ogni sogno al fine di fuggire ogni realtà, per restare sempre in un sogno diverso.