venerdì 22 agosto 2025

L'eco visiva dell'anima: Quando la fotografia dipinge il tempo


Fin dai primi anni della mia infanzia, la fotografia ed il cinema Super8 non sono stati solo un passatempo, ma un vero e proprio atto d'amore. Ricordo l'odore della pellicola, la disciplina imposta dal suo costo, ogni fotogramma una decisione ponderata, un frammento di realtà che sceglievo di sottrarre all'oblio con la mia cinepresa o con la mia macchina fotografica. Non era solo un modo per fissare l'esistente, ma per intessere una narrazione personale, riscrivendo il mondo un istante dopo l'altro.

Il mio "diario fotografico" è un caleidoscopio di esperienze: le terre lontane esplorate con meraviglia, i volti amati della mia famiglia, istanti di pura felicità. Ogni scatto è una storia che decido di condividere, mentre altre, più intime, riposano nel silenzio del cuore. Queste immagini non sono semplici ricordi sbiaditi; sono ponte verso il passato, strumenti potenti che mi aiutano a ricostruire la mia storia, aprendo varchi inaspettati a profonde riflessioni.

Quando ripercorro queste tracce visive, spesso rivivo quei momenti con un'intensità sorprendente, ma senza l'ombra del rimpianto. È un dialogo con il me stesso di ieri, un'osservazione serena di un percorso che mi ha plasmato. Questo viaggio attraverso le mie fotografie non solo consolida la mia percezione di chi sono e da dove vengo, ma illumina il presente, rendendomi più consapevole, più grato per le piccole e grandi gioie che la vita offre. Ogni foto è un battito d'anima, un promemoria costante di tutto ciò che è caro e prezioso.