A Cuba si stanno sperimentando ben 4 vaccini di cui uno in via finale ed il loro stesso governo si propone di somministrarli gratuitamente perfino ai turisti. Noi, in Europa e di conseguenza in Italia non siamo stati neanche capaci di ottenere ciò che avevamo contrattato. A questo si aggiungono anche coloro che nonostante abbiano avuto la possibilità di vaccinarsi prima degli altri, hanno rifiutato. Siamo un popolo tristissimo, fagocitato dall'ignoranza più assoluta, gonfiato da una miriade di piccole nozioni apprese un po' in qua e un po' in la dal cestino dei rifiuti della rete. Fantasie e fake news condivise tra una scorreggia e l'altra da dietro il monitor di un computer con le mani unte di patatine fritte. E mentre sgranocchi, un cane tristissimo ti gira intorno alle gambe affinché tu lo porti a pisciare o gli butti il pezzetto. E mentre passeggi (tra una pisciatina e l'altra) pensi di aver conquistato la tua platea di amicizie Facebook, (appena 321 amici) perchè ti sei inventato un bel "cuggino che ha un amico medico di cui non ricordi il nome" che ti ha aiutato ad esternare, purtroppo per tutti, la tua ultima boiata sul vaccino. Quando torni a casa trovi una discreta sfilza di "mi piace" dai tuoi contatti. Hai visto che bello? C'è pure zia Franca che la penza (pensa) come me. E prima di dormire... perchè no? Ti spari una bella serie Netlfix catastrofica dove i membri dell'ordine mondiale realizzano un virus per vendere un vaccino ed il vaccino si rivela anche mutante...la serie finisce con una guerra tra sani e mostri, chi vince...il solita/o personaggio negazionista sin dalla prima puntata. Ti senti meglio adesso? Ti sei bombato di entusiasmo? Ma siii, ti ci rivedi un po' nel personaggio? Evvai, scrivi un'altra stronzata su FB e vai a letto. Ecco cosa siamo...fagocitati dai social ad un passo dall'alienazione, intossicati dallo schermo. Ed eccolo la...eccolo...un altro...sta scrivendo su FB che il vaccino può cambiare il DNA...eccolo la il coglione, ha pure una sigaretta in mano, pesa oltre cento chili...e si è dimenticato che il suo rischio maggiore è altrove.