Ogni movimento per definirsi rivoluzionario deve avere il più ampio consenso possibile, deve porre sulle basi della sua rivoluzione ideali di lotta e di giustizia, di fondamentale cambiamento o innovazione. Deve essere frutto di una logica ampiamente espressa e concreta elaborata da una coscienza collettiva, ma non può portarsi dietro un popolo narcotizzato. E' necessaria quindi una capillare organizzazione che assomigli il più possibile al sistema verso il quale si orienta la rivoluzione, questo per far si che le velocità di risposta non siano superiori alle strategie di cambiamento.