mercoledì 31 maggio 2017

La camminata

La camminata lunga è piena di fascino. Diversamente dalle altre attività sportive ti coinvolge in uno spostamento lento, più lento di una bici, più lento di una corsa. Durante la camminata tu hai tempo per pensare, per riflettere, distaccandoti dalla meccanica del tuo corpo che quasi per inerzia ti trascina con la minima fatica. Tu respiri ed osservi i particolari bellissimi di ogni cosa, se cammini tra la natura ne contempli i colori, respiri i suoi profumi, ti soffermi al cospetto di un fiore, accarezzi le cortecce degli alberi ed ascolti le meraviglie di un arcobaleno di suoni. Se cammini lungo le strade di un paese accogli gioviale il saluto di un'anziana signora, dalle finestre al piano terra dei caseggiati ti raggiungono voci e divaghi di anime serene, e gli odori dei sughi, e le fragranze dei caminetti spenti.
Quante meraviglie ci perdiamo ogni giorno, prede della voracità di una voragine, non abbiamo neanche il tempo per voltarci e rivedere quello che abbiamo appena lasciato. Se pensiamo alla nostra breve vita e a tutto ciò che non riusciremo mai a vedere, è possibile realizzare quanto siamo stati pigri ed incapaci nel contemplare anche quel poco che ci è stato messo liberamente a disposizione.

domenica 21 maggio 2017

I frutti

Ogni volta che apro la finestra prendo coscienza dell'alveare di case che mi circonda, comprendo sempre di più che dietro ogni finestra ognuno di noi contribuisce ad alimentare la grande macchina perché siamo parte integrante dell'albero motore. Ogni giorno comprendo supermercati, mercati, centri commerciali, come mangiatoie servono per cibare ognuno di noi che sta dietro ogni finestra di quell'alveare di case. Comprendo che, come piante coltivate in serra contribuiamo a far frutti più o meno maturi, più o meno deliziosi, a volte marci. Comprendo che i frutti vadano a riempire ceste di diverse misure, per poi occuparne di più grosse ed altre infinitamente grandi. Non ho ancora capito però come mai nessuno si nutre poi di questi frutti, nessuno gusta le primizie, nessuno commenta gli svariati sapori. Non vengono neanche ridistribuiti questi frutti, nascono soltanto per essere avidamente contati e scambiati, sino a che, una volta marci, saranno paradossalmente sostituiti.

lunedì 15 maggio 2017

Il vero politico

Il vero politico è colui che riconosce le abitudini, le aspettative e le delusioni della gente, colui che mira al successo di un ideale per il quale dovrebbe rimettere l'intera vita. Il vero politico non può essere che un ambizioso e farebbe bene a rivelarsi al popolo anche per questo suo stile innato. Chi non si sente così non potrà mai essere un vero politico, tanto meno un rivoluzionario e neanche un leader. Chi non si sente così farebbe bene a pensare soltanto a se stesso e concedersi alla rassegnazione nel proprio essere. Quando nella realtà della propria ascesa individuale qualcuno rappresenta l'espressione di un ideale o la volontà di un popolo, quel qualcuno dovrebbe avere una marcia in più. La responsabilità di un popolo, di un partito, di un sindacato non può essere lasciata in mano agli ignoranti, perchè spesso l'ignoranza genera incapacità. E siccome le ambizioni esagerate sono prerogativa sia dei colti che degli ignoranti, bisognerebbe che ognuno diventasse un vero politico. Il vero politico è colui che riconosce le abitudini, le aspettative e le delusioni della gente, colui che mira al successo di un ideale per il quale dovrebbe rimettere l'intera vita.

domenica 14 maggio 2017

Il mare immenso

E c'era il sole, tanto caldo ed eravamo tanti, il mare era immenso innanzi a noi. Ci avevano detto che di la c'era una speranza, c'era la stessa terra fatta di uomini, però ballavano, mangiavano ed avevano così tanti soldi che potevano dare spiccioli alla gente povera nelle strade. Ci avevano detto che potevamo lavorare e studiare, che gli ospedali erano gratis, che i vestiti costavano poco e che la gente li buttava in cassonetti, così, senza rivenderli. Ci avevano detto che se uno era moribondo lo portavano all'ospedale e veniva curato gratuitamente. Ci avevano detto che c'era un Papa buono e caritatevole...che la gente faceva grandi spettacoli in televisione e concerti con migliaia di persone. Così mio padre mi aveva portato insieme alla mamma su quella spiaggia, dopo essersi spogliato di ogni piccolo nostro avere e con la speranza abbiamo atteso tre giorni. E c'era il sole, tanto caldo ed eravamo in tanti, il mare era immenso innanzi a noi. Salimmo tutti e tre sul barcone per raggiungere un'altra terra, ma sempre la solita di questo mondo. Adesso che penso al mare penso agli occhi torbidi di mio padre, mentre tentava disperatamente di aggrapparsi a ciò che rimaneva di quella barca. Ricordo delle mani pesanti ed un uomo gigante vestito di giallo che mi afferrò per un braccio. Mia madre con la pancia gonfia di acqua e gli occhi rivolti al cielo. Sono passati dieci anni, adesso sono maggiorenne e sto finendo l'istituto tecnico. Suono in un gruppo RAP e ed ho le stesse mani grandi di mio padre e la bocca di mia madre con il suo bel vestito colorato, il più bello che avevi mamma per il giorno della partenza.

giovedì 4 maggio 2017

Imbiancando le pareti

Stiamo imbiancando le pareti e come spesso accade in questi casi si spostano cose, si ritrovano oggetti dimenticati, si ripercorrono emozioni nell'intento di dare vita al nuovo. Quante volte abbiamo detto "nuovo" nello scartare un regalo, nel comprare un oggetto da tanto tempo desiderato. Eppure la polvere copre tutto, il sedimento della storia che cela ogni cosa, quello strato di polvere che fa dimenticare. Eppure sono stati tanti i sacrifici affinché ogni giorno si potesse dire "nuovo"! Nuova era la casa, la cucina, il salotto, nuove erano le pareti tinteggiate di fresco, la lavatrice, il frigo. E adesso siamo qua a togliere il giallognolo, le ragnatele, gli angoli di muffa ed imbiancare ancora per ripartire con la speranza di vivere sereni. Ed ogni giorno che passa, nella casa, io ricordo voci, momenti, scelte giuste e sbagliate, mentre il pennello ancora una volta crea quelle pareti così bianche, come una nuova pagina di quaderno, mentre fuori piove.

mercoledì 3 maggio 2017

Il babbo

Il babbo soffre nella sua carcassa di eterno ragazzo, perché di questo si tratta. E guarda le sue scarpe logore, mentre il tempo passa, sopraggiunge la sua confusione di vecchio, con le ostinate convinzioni e con i dolori nei cardini delle ossa. Ha sperato in un figlio amico, fiducia e pacche sulle spalle, al quale poter regalare emozioni da quel tesoro che è l'arte, la fantasia, la creatività. Sarà quel deglutire doloroso che ogni volta si avvita nella gola di questo babbo, quando ti vedo andar via, quando ti vedo e non sono ancora riuscito a dirti di me, di noi. Volerà sempre tenera questa carezza, ti aspetterò, con calma ci diremo del mondo.

martedì 2 maggio 2017

Spazio Informazione Libera: Milioni di tonnellate di plastica ogni anno nel mare

Spazio Informazione Libera: Milioni di tonnellate di plastica ogni anno nel ma...: Tristissimo sapere che otto milioni di tonnellate di plastica finiscono ogni anno nel mare. La plastica è un materiale che impiega molti se...

Le foto nei casetti

Quell'uomo aveva ottantacinque anni quando ebbi il piacere di osservare le sue foto, riposte con cura nei numerosi cassetti di quella sala profumata di carta, tabacco e legno. Semplici foto, niente di che, viaggi, eventi con amici, le due compagne oramai scomparse, un cane e per finire le sue ultime, dedicate alla natura, erano molte, centinaia, forse migliaia. Album sfogliati velocemente perché si stava facendo tardi. Quell'uomo mi disse che sarebbe stato bello se fossi tornato di nuovo a vedere il resto, ma purtroppo scomparve per sempre prima della mia nuova visita. Dopo molto tempo, per una coincidenza, incontrai un suo nipote, l'unico seppi, gli chiesi delle foto di suo zio, ma lui mi disse che non ne sapeva niente e che tra la confusione che trovarono in quella casa molte cose andarono buttate. Sono sicuro che quell'uomo, avendo vissuto prevalentemente da solo, aveva documentato la sua vita non solo per se stesso, da ateo convinto com'era, forse voleva lasciare qualcosa di se al fine di non perdere traccia della sua vita, ma non c'è riuscito. A volte si impiega una vita per sottolineare i suoi aspetti importanti e poi non si ha mai tempo per riviverli, si perde tutto una volta che si spegne la luce davanti ai nostri occhi e chiaramente non è detto che che questi aspetti possano interessare qualcuno.

lunedì 1 maggio 2017

Spazio Informazione Libera: Escursione - Anello dell'Antella

Spazio Informazione Libera: Escursione - Anello dell'Antella: Decisamente un bel percorso. Siamo partiti da Antella, una frazione del comune di Bagno a Ripoli (Firenze) ed abbiamo proseguito per via Mo...