domenica 27 settembre 2015

Il sentiero

Sul sentiero eri bella, non ti voltavi, 
non vidi il tuo volto e la nebbia lo celava quella sera. 
Uscii stanco e sentivo l'aratro scavarmi. 
Guardai nel mio cuore, vi era accoccolato un bimbo. 
Uscii stanco e sentivo la mano del padrone. 
Sul sentiero strascicavi il tuo mantello. 
Vedevi al tramonto il sole perdersi. 
Accrescevi i tuoi movimenti trasgressivi. 
Bocciato fu il mio richiamo. ...
E come pungevano i rovi del sentiero. 
Gemella del sole, io correvo ma tu mi precedevi nel mio cammino. 
Restai con il bacio del bimbo che dal cuore mi donava. 
Seduto, allora, immobile sullo sporco legno, tu ti voltasti. 
Roccia! 
Che dispetto, era il mio ritratto. 
Era lungo il suo mantello ed il bambino nel mio cuore rideva dallo stento.
 Il contatto fu gelato dai colori. 
Avevi nel volto un dispetto. 
Mordevi l'anima nostra, 
ed io dal piacere picchiavo il bambino nel mio cuore.
 Ridevi ed il mio ritratto scomparve. 
Piangeva il bambino ed il tuo mantello rigato di linfa seguiva il cammino del canto.
 Baciami, ti prego bimbo. 
E dal cuore: "Sono aspre dizioni della grande conquista"

Stefano Terraglia


Interpretazione in video