sabato 19 settembre 2015

...e gli USA stanno a guardare


A volte ci sono cose che mi fanno pensare, osservando il mondo, guardandomi intorno, leggendo un po’ ovunque le notizie che riguardano le politiche estere dei paesi più industrializzati e traggo alcune conclusioni, forse un po' azzardate, ma credo sensate e di triste attualità.
Non riesco a capire il motivo per il quale gli Stati Uniti D'America non siano intervenuti più di tanto sul fenomeno dei migranti che raggiungono l'Europa, magari offrendo la loro collaborazione  o manifestando il loro intento ad un'eventuale ospitalità di questa gente.
Se noi diamo uno sguardo alla storia ci accorgiamo quanto siano stati coinvolti gli USA nei conflitti mediorientali, sia bellici che economici. Senza parlare dell'Africa, dove gli Stati Uniti soddisfano il 14% del loro fabbisogno di petrolio. Se poi analizziamo la manipolazione politica che gli americani hanno esercitato in Iraq, Iran, Palestina ecc. ci rendiamo conto inevitabilmente che sono stati altamente corresponsabili della destabilizzazione mediorientale.
Oggi quella povera gente che ha vissuto tutto il degrado politico ed economico, che ha vissuto il dramma delle guerre conseguenti alle scelte politiche di gran parte dell'occidente dove gli USA sono stati ampiamente coinvolti, tenta disperatamente di fuggire, ma stranamente quel continente grasso fatto di pop corn, palloncini e burro di noccioline, sta a guardare. Un territorio di quasi dieci milioni di chilometri quadrati non è stato offerto per ospitare un po' di quella migrazione causata da scelte dove gli Stati Uniti D'America sono stati ispiratori, autori e in questo caso, spettatori.